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Selezione Eccellenza Medica
Ultimo aggiornamento: 24 Giugno 2025
L'ortopedico è il medico esperto in ortopedia, la branca specialistica della medicina che si occupa della diagnosi, del trattamento e della prevenzione delle malattie e dei disturbi che interessano il sistema muscolo-scheletrico, un apparato complesso che comprende ossa, articolazioni, nervi, muscoli, tendini e legamenti.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio chi è l’ortopedico, quali malattie cura, quando è opportuno rivolgersi a questo specialista e quali criteri considerare per scegliere il professionista più adatto alle proprie esigenze.
L’ortopedico è un dottore esperto in ortopedia e traumatologia. Il termine ortopedico deriva dal greco antico: orthós (ὀρθός), che significa “dritto” o “corretto”, e paîs (παῖς), che significa “bambino”. In origine, infatti, l’ortopedia era la disciplina medica dedicata principalmente alla prevenzione e alla correzione delle deformità scheletriche nei bambini, come scoliosi, piede torto congenito e alterazioni della postura.
Nel corso del tempo, però, il campo di intervento dell’ortopedico si è notevolmente ampliato. Oggi, il medico ortopedico si occupa della diagnosi, cura e riabilitazione delle patologie e lesioni che coinvolgono l'intero sistema muscolo-scheletrico, in pazienti di qualsiasi fascia d’età: dai bambini agli anziani, dagli sportivi ai pazienti con patologie croniche.
L’ortopedia è la branca della medicina che si occupa della prevenzione, diagnosi e trattamento delle patologie che coinvolgono l’apparato muscolo-scheletrico, il sistema che consente al nostro corpo di muoversi, mantenere la postura e proteggere gli organi interni.
Da un punto di vista anatomico, l’apparato muscolo-scheletrico è composto da:
Grazie a questa complessa integrazione di strutture, l’apparato muscolo-scheletrico svolge funzioni fondamentali quali:
L'ortopedico, spesso nel gergo popolare chiamato “dottore delle ossa", è il medico specialista che si dedica alla prevenzione, diagnosi, trattamento e riabilitazione delle patologie che interessano il sistema muscolo-scheletrico. Nello specifico, gli ortopedici si occupano di:
Sebbene ogni ortopedico possieda una formazione completa su tutte le aree del sistema muscolo-scheletrico, molti scelgono di specializzarsi ulteriormente in determinate regioni anatomiche o ambiti specifici. Tra le principali sottospecializzazioni ortopediche troviamo:
Grazie a questa elevata specializzazione, l’ortopedico è in grado di offrire una vasta gamma di trattamenti, utilizzando sia approcci conservativi (farmaci, fisioterapia, tutori, infiltrazioni) che interventi chirurgici, in molti casi eseguiti con tecniche mininvasive o artroscopiche.
Lo specialista ortopedico si occupa di diagnosticare e curare una vasta gamma di patologie che interessano l'apparato muscolo-scheletrico. Le condizioni trattate possono variare da disturbi comuni a patologie complesse che richiedono trattamenti chirurgici altamente specializzati.
Molti pazienti si rivolgono al dottore ortopedico per problemi articolari, spesso legati a processi degenerativi, tra cui:
L’ortopedia traumatologica si occupa della gestione di:
Molti pazienti si rivolgono al dottore delle ossa anche per problematiche legate alla schiena e al rachide, tra cui:
Il medico ortopedico tratta anche numerose patologie dei tessuti molli:
Sebbene oggi l’ortopedia si occupi di pazienti di tutte le età, rimangono di sua competenza numerose condizioni congenite come:
L’oncologia ortopedica si occupa della diagnosi e gestione dei tumori che colpiscono ossa, muscoli e tessuti molli. In questi casi, il chirurgo ortopedico oncologo lavora all’interno di un team multidisciplinare composto da oncologi, radioterapisti e patologi.
Molti ortopedici sono specializzati nella medicina dello sport, seguendo sia atleti professionisti sia persone comuni nella cura e nella guarigione da:
Il medico ortopedico, in prima istanza, tende a dare priorità a trattamenti conservativi come fisioterapia, infiltrazioni, tutori, terapia farmacologica e modifiche dello stile di vita. Solo in assenza di risultati soddisfacenti, è possibile ricorrere alla chirurgia e a soluzioni come:
Spesso, il dolore muscolo-scheletrico viene sottovalutato. In realtà, in diverse circostanze, sarebbe opportuno rivolgersi tempestivamente a un medico ortopedico per una valutazione specialistica. Ciò consentirebbe una diagnosi precoce, l’impostazione di una terapia mirata e la prevenzione di complicanze a lungo termine. Ecco alcuni dei sintomi che dovrebbero indurre un paziente a rivolgersi al dottore delle ossa:
In assenza di situazioni urgenti, è possibile rivolgersi inizialmente al medico di base il quale, valutata la situazione, potrà indirizzare il paziente verso un medico ortopedico specialista per ulteriori indagini o terapie avanzate. Conviene, invece, rivolgersi direttamente a uno specialista ortopedico in presenza di:
La visita ortopedica rappresenta il primo passo per individuare la causa dei disturbi a carico dell’apparato muscolo-scheletrico e impostare il trattamento più adeguato. Ecco cosa avviene generalmente durante l’appuntamento.
In prima istanza, il medico ortopedico pone al paziente alcune domande mirate, al fine di raccogliere informazioni dettagliate su:
Questa fase è fondamentale per comprendere fino a che punto il problema ortopedico impatta sulla qualità della vita e sulle attività quotidiane del paziente.
Successivamente, l’ortopedico procederà a un esame fisico per valutare:
Durante i test di mobilità, lo specialista può utilizzare strumenti per misurare l’ampiezza del movimento articolare che potrebbe risultare ridotta a causa del dolore o della limitazione funzionale. In alcuni casi, questi esami possono essere ripetuti nel tempo per monitorare i progressi.
Se necessario, allo scopo di approfondire il quadro clinico del paziente e pervenire ad una più accurata diagnosi, il medico potrebbe prescrivere alcuni esami diagnostici tra cui:
Dopo aver acquisito tutte le informazioni diagnostiche necessarie, l’ortopedico elabora un piano di trattamento che può essere conservativo o, nei casi più gravi, chirurgico.
In Italia, il percorso formativo per diventare medico ortopedico prevede il conseguimento della laurea in Medicina e Chirurgia, seguita da una specializzazione in Ortopedia e Traumatologia.
In particolare, la specializzazione è fondamentale per formare i futuri specialisti ortopedici sia nel trattamento delle patologie cronico-degenerative (come artrosi e osteoporosi), sia nella gestione dei traumi, come fratture, lesioni legamentose e incidenti sportivi.
La definizione accademica italiana unisce i termini ortopedia e traumatologia proprio per indicare l’ampio spettro di competenze richieste al dottore delle ossa e che vanno dalla chirurgia protesica alla terapia conservativa, fino alla gestione delle urgenze di tipo traumatico.
Se hai bisogno di consultare un ortopedico, sono diverse le azioni che puoi mettere in atto al fine di individuare il professionista adatto a te. Potresti, ad esempio, parlare con il tuo medico di base, il quale potrebbe consigliarti o indirizzarti a un chirurgo ortopedico nella tua zona, oppure chiedere ad un amico o a un familiare.
In alternativa, potresti effettuare una ricerca online tramite portali specializzati. Su Ortopedicoweb, ad esempio, avrai la possibilità di individuare i migliori ortopedici e centri di ortopedia in Italia nonché prenotare una visita ortopedica.
Quando si parla di problematiche a carico dell’apparato muscolo-scheletrico, non è raro fare confusione tra le diverse figure professionali coinvolte. Abbiamo già avuto modo, nel corso di questo articolo, di descrivere nel dettaglio le competenze e le attività svolte dall’ortopedico. Esistono, però, numerose professioni sanitarie che, pur occupandosi in qualche misura di disturbi simili a quelli che rientrano nell’ortopedia, hanno ruoli e competenze differenti.
Di seguito, proponiamo una tabella che permette di comprendere le differenze, in termini di formazione e ambito di intervento, tra l'ortopedico e altri professionisti sanitari.
Figura Professionale |
Formazione |
Ambito di intervento |
Ortopedico (Chirurgo Ortopedico) |
Laurea in Medicina + Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia |
Diagnosi e trattamento (anche chirurgico) di malattie e lesioni muscolo-scheletriche |
Traumatologo |
In Italia è solitamente un ortopedico specializzato |
Gestione di fratture, traumi e lesioni acute |
Neurochirurgo |
Laurea in Medicina + Specializzazione in Neurochirurgia |
Chirurgia del sistema nervoso centrale e periferico (colonna vertebrale compresa) |
Fisiatra |
Laurea in Medicina + Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa |
Riabilitazione, gestione non chirurgica delle disfunzioni motorie |
Fisioterapista |
Laurea in Fisioterapia |
Esecuzione pratica di terapie riabilitative e motorie |
Osteopata |
Laurea o corsi di formazione quinquennali |
Terapie manuali per disfunzioni muscolo-scheletriche |
Podologo |
Laurea triennale in Podologia |
Prevenzione e trattamento dei disturbi del piede |
Tecnico Ortopedico |
Laurea triennale in Tecniche Ortopediche |
Realizzazione e adattamento di ausili ortopedici (plantari, protesi, tutori) |
Questa tabella ci permette, invece, di chiarire le differenze tra l'ortopedico e le altre professioni sanitarie nonché quando rivolgersi ad uno specifico professionista piuttosto che ad un altro.
Figura Professionale |
Differenze rispetto all’ortopedico |
Quando rivolgersi |
Ortopedico (Chirurgo Ortopedico) |
È lo specialista di riferimento per il trattamento completo, anche chirurgico, delle patologie muscolo-scheletriche. |
In presenza di dolori articolari, fratture, deformità ossee, traumi o lesioni muscoloscheletriche. |
Traumatologo |
Spesso coincide con l’ortopedico, ma con particolare esperienza nelle lesioni traumatiche. |
In caso di traumi recenti (incidenti, cadute, fratture, contusioni). |
Neurochirurgo |
Si occupa di patologie neurologiche e chirurgiche della colonna e del cervello, non delle articolazioni o ossa periferiche. |
In caso di ernie discali, tumori cerebrali, lesioni midollari, compressioni nervose spinali gravi. |
Fisiatra |
Non esegue interventi chirurgici, ma coordina percorsi riabilitativi e terapie conservative. |
Per riabilitazione post-traumatica, dolore cronico, recupero funzionale non chirurgico. |
Fisioterapista |
Lavora su indicazione medica, esegue trattamenti manuali, esercizi e riabilitazione, ma non effettua diagnosi. |
Per svolgere terapie fisiche, riabilitative o motorie su indicazione medica. |
Osteopata |
Non è un medico; interviene solo manualmente, senza possibilità di diagnosi clinica o terapie farmacologiche. |
Per dolori muscolari e articolari lievi o cronici da tensione o postura (dopo aver escluso patologie gravi). |
Podologo |
Si occupa esclusivamente di problematiche del piede, prevalentemente di tipo non chirurgico. |
Per calli, unghie incarnite, deformità e dolori plantari non chirurgici. |
Tecnico Ortopedico |
Non esegue diagnosi né terapie mediche; si occupa della realizzazione di dispositivi su prescrizione medica. |
Quando è necessario un plantare, un tutore, una protesi o un ausilio ortopedico personalizzato. |
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