Tendiniti della mano: sintomi, cause e cura dell'infiammazione dei tendini

• Cos'è la tendinite alla mano?
• Quali sono i sintomi di una tendinite alla mano?
• Tendini mano infiammati: quali sono le cause?
• Come si diagnosticano le tendiniti della mano?
• Come curare una tendinite alla mano?
• Quanto dura una tendinite alla mano?
• Domande frequenti sulle tendiniti della mano

Cos'è la tendinite alla mano?

La tendinite consiste nell'infiammazione dei tendini, robuste fasce di tessuto che collegano i muscoli alle ossa. Nell'ambito delle mani, la tendinopatia colpisce spesso i tendini responsabili del movimento delle dita e del pollice. Si tratta di una condizione che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita di una persona.

Quali sono i sintomi di una tendinite alla mano?

La tendinite alla mano potrebbe manifestarsi con diversi sintomi, tra cui:

• Difficoltà a chiudere il pugno e a piegare le dita;
• Difficoltà a ruotare il polso;
• Difficoltà ad afferrare oggetti;
• Indolenzimento;
• Bruciore;
• Sensazione di schiocco quando si muove la mano;
• Piccola protuberanza o cisti piena di liquido alla base del pollice;
• Sensazione di dolorabilità o calore al tatto.

Tendini mano infiammati: quali sono le cause?

La causa più comune di questa tipologia di tendinite è legata ad un uso eccessivo del polso e della mano. Parliamo, dunque, di una condizione che può colpire chi tende a sovraccaricare la mano per ragioni lavorative, sportive o a causa dello svolgimento di mansioni quotidiane. Sono anche altre le possibili cause di tendinite, come:

• Fratture del polso;
• Artrite reumatoide;
• Stiramenti muscolari;
• Problemi alla tiroide.

Sono considerati particolarmente a rischio di sviluppare una tendinite coloro che scrivono o digitano sulla tastiera di un PC per molte ore al giorno ma anche chi suona strumenti musicali o chi utilizza utensili manuali. In sintesi, gran parte delle attività quotidiane che comportano la necessità di svolgere movimenti ripetitivi potrebbero dare vita a una tendinite.

Uno studio retrospettivo, condotto negli Stati Uniti, ha analizzato l’incidenza delle lesioni tendinee acute traumatiche della mano e del polso nell’arco di dieci anni (2001–2010). L’incidenza media è risultata pari a 33,2 casi ogni 100.000 persone per anno. È stato, però, osservato un calo progressivo dei casi nel corso del decennio.

Inoltre, le lesioni si sono verificate più spesso in soggetti di età compresa tra i 20 e i 29 anni e gli uomini sono risultati maggiormente colpiti da questo infortunio rispetto alle donne. La medesima tendenza è stata riscontrata anche da EccellenzaMedica.it, sito di prenotazioni mediche online, attraverso le rilevazioni periodiche effettuate presso i centri di ortopedia accreditati.

Altro aspetto interessante ha riguardato le cause delle lesioni. Circa un quarto degli infortuni (24,9%) ha avuto origine sul luogo di lavoro. Le professioni più colpite erano quelle nel settore edilizio e dell’estrazione (44,2%), seguite da ristorazione (14,4%) e trasporti e movimentazione materiali (12,5%).

Lo studio ha, dunque, evidenziato una significativa frequenza delle lesioni tendinee della mano e del polso nei giovani adulti e nei lavoratori manuali.

Come si diagnosticano le tendiniti della mano?

Per ottenere una diagnosi certa di tendinite ed escludere altre patologie è importante sottoporsi a una visita ortopedica. Il consiglio è di rivolgersi ad un ortopedico della mano, cioè ad un medico esperto proprio nel trattamento delle condizioni che riguardano questo distretto, specie se i sintomi diventano talmente fastidiosi da interferire negativamente con lo svolgimento delle comuni attività quotidiane.

Generalmente, la visita comincia con l'anamnesi, nel corso della quale il paziente sarà chiamato a descrivere in maniera il più possibile dettagliata i sintomi accusati. Chiaramente, sarà importante fornire indicazioni anche rispetto allo stile di vita e alle attività comunemente svolte.

L'esame fisico, spesso sufficiente ai fini della diagnosi, è fondamentale perché permette di valutare:

• Mobilità della mano;
• Segni di infiammazione;
• Aree dolenti.

In alcune circostanze, però, l'ortopedico potrebbe prescrivere degli esami di approfondimento, come ad esempio:

• Radiografia;
• Risonanza magnetica;
• Ecografia.

Grazie agli esami strumentali, infatti, è possibile:

• Ottenere immagini dettagliate delle strutture della mano;
• Determinare l'entità del danno tendineo;
• Distinguere la tendinite da altre patologie che potrebbero manifestarsi con sintomi simili (artrite, sindrome del tunnel carpale). 

Come curare una tendinite alla mano?

Le tendiniti della mano possono essere trattate sia in maniera conservativa che chirurgica. Generalmente, si parte con un approccio conservativo. Le prime soluzioni sono quelle potenzialmente più semplici da mettere in atto. Qualsiasi medico consiglierà, infatti, di garantire alla mano, per quanto possibile, un adeguato riposo. In tal senso, potrebbe essere necessario apportare delle modifiche alle attività quotidianamente svolte e/o immobilizzare la mano con stecche o tutori.

Se il dolore è abbastanza forte, è possibile applicare degli impacchi di ghiaccio, così da alleviare anche un eventuale gonfiore. L'ortopedico potrebbe, inoltre, prescrivere una terapia farmacologica a base di farmaci antidolorifici, antinfiammatori o analgesici topici nonché iniezioni di cortisone.

Qualora la tendinite fosse considerata abbastanza grave da rendere praticamente inefficace qualsiasi trattamento conservativo potrebbe essere necessario prendere in considerazione l'intervento chirurgico. La scelta della tipologia di procedura sarà inevitabilmente legata alla stima dell'entità del danno tendineo e agli obiettivi da raggiungere. Le principali soluzioni chirurgiche sono:

• Debridement (rimozione del tessuto danneggiato);
• Riparazione o riattaccatura del tendine.

Quanto dura una tendinite alla mano?

Potrebbero essere necessari circa 3-6 mesi di trattamento prima di notare un significativo sollievo dai sintomi della tendinite alla mano. La durata del dolore potrà, comunque, variare da un paziente all'altro e sarà inevitabilmente legata anche al tipo di trattamento ma soprattutto alla costanza attraverso la quale verranno svolte le sedute e gli esercizi di fisioterapia.

Domande frequenti sulle tendiniti della mano

Come dormire con tendinite alla mano?

Si consiglia di dormire sulla schiena. Tale posizione impedisce, infatti, alle mani di assumere posizioni scomode che potrebbero aggravare il dolore. Tale posizione aiuta, inoltre, a rilassare le dita.

L'ecografia della mano può diagnosticare la tendinite?

Sì, l'ecografia è uno degli esami che è possibile utilizzare per la diagnosi di tendinite. Questa tecnica di imaging utilizza onde sonore ad alta frequenza per creare immagini in tempo reale di tendini, legamenti e altre strutture della mano. L'ecografia può, dunque, aiutare a visualizzare i tendini infiammati, valutare lo spessore della guaina tendinea e identificare eventuali accumuli di liquido o tessuto anomalo.

Cosa fare e cosa no con la tendinite alla mano?

Fonti e bibliografia

• De Jong, Johanna P et al. “The incidence of acute traumatic tendon injuries in the hand and wrist: a 10-year population-based study.” Clinics in orthopedic surgery vol. 6,2 (2014): 196-202. doi:10.4055/cios.2014.6.2.196.