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Chirurgo Ortopedico Gomito: chi è, cosa fa, quando serve

Chi è il Chirurgo Ortopedico del Gomito?


Il chirurgo ortopedico del gomito è un medico laureato in Ortopedia e Traumatologia e che, nel corso della propria carriera, si è specializzato nel trattamento, anche chirurgico, delle patologie e delle condizioni che riguardano il gomito. Non è da escludere che questa figura possa vantare competenze più ampie e che coinvolgono, ad esempio, l'articolazione della spalla, anatomicamente piuttosto vicina al gomito.


Il gomito è un'articolazione composta dalla parte superiore del braccio (omero) e dall'avambraccio (ulna e radio). È grazie al gomito che riusciamo a svolgere movimenti quotidiani frequenti e importanti come flettere ed estendere le braccia e ruotare i palmi delle mani. Proprio per tale ragione, questa articolazione è particolarmente sensibile a infiammazioni o lesioni causate da attività sportive, dall'avanzare dell'età o da movimenti che si ripetono con una certa frequenza ogni giorno.


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Quali sono le Patologie trattate?


Ecco alcune delle principali patologie che possono essere trattate da un chirurgo ortopedico del gomito:


  • Gomito del tennista (epicondilite laterale);
  • Gomito del golfista (epicondilite mediale);
  • Borsite del gomito;
  • Frattura dell'olecrano;
  • Osteoartrite;
  • Sindrome del tunnel cubitale;
  • Lussazione del gomito;
  • Sindrome del tunnel radiale;
  • Tendinite;
  • Osteocondrite dissecante;
  • Artrite reumatoide.


Quando rivolgersi al Chirurgo Ortopedico del Gomito?


Il principale campanello d'allarme che spinge un paziente a richiedere un consulto ad un chirurgo ortopedico del gomito è il dolore. Chiaramente, a seconda della causa sottostante, il dolore può manifestarsi in modo differente. In particolare, è possibile sperimentare:


  • Dolore sordo a riposo;
  • Dolore nel movimento di chiusura del pugno;
  • Dolore nel movimento di apertura delle dita;
  • Indolenzimento intorno alla protuberanza del gomito;
  • Difficoltà e dolore nell'afferrare oggetti, soprattutto con il braccio disteso.


Altri segni che potrebbero indurre il paziente ad un approfondimento ortopedico sono formicolio, intorpidimento e debolezza al braccio o alla mano. In presenza di uno o più di questi sintomi, soprattutto se dovessero protrarsi per diversi giorni o settimane, è consigliabile prenotare una visita ortopedica.


Durante il consulto, l'ortopedico non si limiterà soltanto ad una valutazione clinica ma comincerà la visita con l'anamnesi, allo scopo di acquisire informazioni anche rispetto allo stile di vita e, dunque, al contesto in cui potrebbe essersi verificato l'infortunio. Ricordiamo, infatti, che lesioni, fratture o lussazioni al gomito potrebbero essere causate da:


  • Mancanza di forza o flessibilità nei muscoli dell'avambraccio;
  • Mancanza di forza nei muscoli della spalla;
  • Instabilità dell'articolazione del gomito;
  • Attrezzatura sportiva non idonea (ad esempio racchetta da tennis o mazza da golf pesante o impugnatura di dimensioni inadeguate);
  • Movimenti ripetitivi di mani e braccia, tipici di chi lavora su una catena di montaggio;
  • Sovraccarico continuo di muscoli e articolazioni, anche durante le attività sportive;
  • Altri fattori come sintomi cervicali o irritazione dei nervi.


Vi sono, infine, alcuni casi specifici in cui conviene recarsi direttamente in Pronto Soccorso. Pensiamo, ad esempio, ai pazienti che sperimentano un dolore talmente forte da non riuscire più a muovere il braccio, eventualmente accompagnato da gonfiore, arrossamento, febbre. Questi sintomi potrebbero, infatti, segnalare l'insorgenza di un'infezione. Lo stesso discorso vale anche nel caso in cui il gomito abbia subito un trauma causato, ad esempio, da una caduta o da un trauma diretto.


Opzioni di Trattamento


Pensare che un chirurgo ortopedico del gomito possa proporre esclusivamente trattamenti chirurgici è errato. Generalmente, la chirurgia è l'ultima opzione che viene presa in considerazione, alla quale si ricorre soltanto quando la terapia conservativa non ha sortito gli effetti sperati. In prima battuta, l'ortopedico potrebbe suggerire di modificare o evitare il movimento che scatena il dolore o gli altri sintomi.


Anche i farmaci potrebbero venire in soccorso del paziente. Ci riferiamo, in particolare, agli antidolorifici come il paracetamolo oppure ai farmaci antinfiammatori non steroidei i quali potrebbero aiutare ad alleviare il dolore. Un'altra soluzione spesso utilizzata in casi del genere consiste nell'applicazione sul gomito di impacchi caldi o freddi, in sessioni della durata di circa 10-15 minuti e in modo alternato. È importante non applicare il calore subito dopo un trauma al gomito, altrimenti si rischierebbe di aggravare ulteriormente la situazione.


Molto spesso, in presenza di un infortunio a carico di un articolazione, al paziente viene consigliato il riposo. Il suggerimento è senz'altro utile ma occhio a non esagerare. Se il riposo dovesse protrarsi eccessivamente si rischierebbe di irrigidire l'articolazione del gomito e indebolire i muscoli del braccio. Ciò vuol dire che, nel momento in cui il dolore comincia ad attenuarsi, è opportuno svolgere esercizi fisici leggeri, utili per ripristinare l'ampiezza di movimento e alleviare la rigidità. Meglio, però, evitare le soluzioni fai da te e affidarsi ai consigli di un fisioterapista.


Procedure di Chirurgia del Gomito


Solo quando viene riscontrata l'inefficacia dei trattamenti conservativi e il perdurare dei sintomi, il chirurgo ortopedico del gomito comincia a pianificare e a programmare un intervento chirurgico. Ovviamente, la tipologia di intervento da svolgere può cambiare a seconda della causa o, comunque, della condizione che viene diagnosticata al paziente. Generalmente, le principali opzioni sono:


  • Artroscopia, metodo mini-invasivo che consente al chirurgo, tramite l'artroscopio, di praticare piccole incisioni;
  • Chirurgia a cielo aperto, procedura tradizionale che permette di praticare un'incisione più ampia e di accedere a un'area maggiormente estesa.


A seconda dei casi, l'intervento potrebbe essere eseguito in anestesia locale o generale. Generalmente, si tratta di interventi ambulatoriali che consentono al paziente di fare ritorno a casa a distanza di poche ore dalla procedura. Ecco alcune delle più note procedure chirurgiche per il trattamento delle patologie del gomito:


  • Neurolisi del nervo ulnare al gomito, procedura che consente di liberare un nervo ulnare intrappolato;
  • Sbrigliamento o debridement cioè rimozione di tessuti necrotici, lassi o danneggiati;
  • Borsectomia del gomito, intervento di rimozione della borsa infiammata;
  • Protesi del gomito, qualora sia necessario sostituire l'articolazione;
  • Riduzione aperta e fissazione interna, procedura che consente di riposizionare e riparare le ossa;
  • Osteotomia del gomito, attraverso la quale si procede al taglio e riposizionamento osseo per correggere una deformità;
  • Sinoviectomia, procedura di rimozione della membrana sinoviale per il trattamento dell'artrite reumatoide;
  • Tenotomia, piccola incisione che consente di ridurre la tensione tendinea;
  • Tommy John Surgery, procedura che permette di sostituire il legamento collaterale ulnare del gomito lesionato con un tendine proveniente da un donatore esterno o da altre parti del corpo del paziente.


Molto importante è la gestione della fase post-operatoria. I tempi di guarigione delle lesioni sono di circa 2 settimane, trascorse le quali sarà possibile, attraverso la fisioterapia, svolgere specifici esercizi per riacquistare gradualmente la piena capacità di utilizzo del gomito.

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