Chi è il Chirurgo Ortopedico della Caviglia?
Il Chirurgo Ortopedico della Caviglia è un medico laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Ortopedia e Traumatologia. L'aspetto che differenzia questa figura da un normale ortopedico è da ricercare nel possesso di competenze specifiche, acquisite dopo appositi percorsi teorici e pratici, nell'ambito della chirurgia della caviglia e del piede.
Rivolgersi ad un chirurgo ortopedico della caviglia non implica automaticamente per il paziente la necessità di sottoporsi a un intervento chirurgico. Piuttosto, vuol dire affidarsi ad un medico che conosce a 360° le problematiche che attanagliano questo distretto corporeo e che è in grado di proporre i migliori e più efficaci trattamenti.
Quali sono le patologie trattate?
I problemi alla caviglia sono più comuni di quanto si possa immaginare. Possono essere causati non soltanto da infortuni. In alcuni casi, infatti, il dolore è la conseguenza del riacutizzarsi di una condizione preesistente o della debolezza muscolare intorno all'articolazione. In generale, non è così raro imbattersi in problematiche che coinvolgono i tessuti molli della caviglia (legamenti, tendini, muscoli).
Ci si chiede, poi, se il dolore che interessa la caviglia possa, in qualche modo, causare problemi anche in altre parti del corpo. La risposta è sì, nel senso che il paziente potrebbe avvertire dolore al piede e ai muscoli intorno al polpaccio. Ecco una panoramica relativa alle principali patologie e disturbi che potrebbero colpire la caviglia:
- Tendinite d’Achille, infiammazione del tendine d’Achille che provoca dolore nella parte posteriore della gamba, spesso legata a sovraccarico o microtraumi ripetuti;
- Tendinosi achillea, degenerazione cronica del tendine d’Achille, con possibile ispessimento e riduzione dell’elasticità;
- Rottura del tendine d’Achille, lesione completa o parziale del tendine che può causare una brusca perdita di funzionalità e dolore intenso nella parte posteriore della caviglia;
- Instabilità della caviglia, condizione in cui l’articolazione è eccessivamente mobile e tende a “cedere” o torcersi facilmente, spesso a causa di distorsioni recidivanti;
- Distorsione della caviglia, lesione dei legamenti, muscoli o tendini della caviglia, causata da movimenti improvvisi o torsioni innaturali;
- Frattura della caviglia, rottura di uno o più ossi dell’articolazione;
- Malattia di Charcot-Marie-Tooth, patologia ereditaria dei nervi periferici che può manifestarsi con debolezza e deformità a livello di piede e caviglia sin dalla giovane età;
- Dolore cronico laterale alla caviglia, spesso legato a esiti di traumi mal guariti, instabilità o tendinopatie;
- Lesione della sindesmosi tibio-peroneale, lesione dei legamenti che collegano tibia e perone sopra l’articolazione della caviglia. È tipica degli sport di contatto;
- Tendinopatia inserzionale achillea, infiammazione e degenerazione delle fibre del tendine d’Achille nel punto in cui si inserisce sul calcagno;
- Sindrome dell’Os Trigonum, dolore posteriore alla caviglia causato dalla presenza di un piccolo osso accessorio che può impattare contro altri tessuti durante alcuni movimenti;
- Lesione osteocondrale dell’astragalo, danno a carico dell’astragalo che coinvolge sia la cartilagine che l’osso sottostante;
- Tendinosi peronea, infiammazione cronica con ispessimento dei tendini peronei, situati sul lato esterno della caviglia, con possibile instabilità e dolore;
- Frattura del pilone tibiale, cioè dell’estremità inferiore della tibia a livello dell’articolazione della caviglia, spesso dovuta a traumi ad alta energia come incidenti o cadute;
- Sindrome del seno del tarso, infiammazione dell’articolazione tra astragalo e calcagno (sotto la caviglia) che compromette il movimento laterale del piede;
- Frattura dell’astragalo, rottura dell’osso che collega la gamba al piede e partecipa all’articolazione della caviglia. Per evitare complicazioni articolari è necessario un trattamento accurato.
Quando rivolgersi al Chirurgo Ortopedico della Caviglia?
Prima di rivolgersi ad un chirurgo ortopedico della caviglia è importante che il paziente sia pienamente consapevole della sintomatologia riscontrata. In linea generale, è consigliabile chiedere il parere di uno specialista nel momento in cui determinati fastidi arrivano a protrarsi per un periodo di tempo prolungato o, comunque, quando gli stessi arrivano a compromettere il normale svolgimento di movimenti o attività quotidiane. Dal punto di vista dei sintomi, i principali segnali da non sottovalutare sono:
- Dolore;
- Gonfiore;
- Rigidità.
Ci sono, poi, casi in cui conviene rivolgersi ad un Pronto Soccorso in quanto è richiesto un intervento urgente. Ci riferiamo, ad esempio, a:
- Cadute;
- Colpo diretto sulla caviglia;
- Difficoltà a caricare il peso sulla gamba;
- Deformità.
Quali sono i principali trattamenti?
Come anticipato poc'anzi, un chirurgo ortopedico della caviglia potrebbe, in base alla problematica riscontrata durante la visita ortopedica e tramite eventuali esami di imaging, proporre un trattamento conservativo, quantomeno nella fase iniziale. Molto dipende anche dalla causa che ha generato il dolore. I principali approcci conservativi prevedono:
- Riposo;
- Applicazione di impacchi di ghiaccio;
- Farmaci antinfiammatori non steroidei da banco;
- Ortesi;
- Cambio delle calzature;
- Fisioterapia;
- Stecche, tutori o gesso;
- Artrocentesi della caviglia.
Procedure di Chirurgia della Caviglia
Se, molto spesso, si predilige l'approccio conservativo è in virtù del fatto che molte condizioni della caviglia possono guarire anche senza intervento chirurgico o, comunque, essere gestite diversamente. Nonostante ciò, vi sono purtroppo dei casi in cui la terapia conservativa fallisce e non resta altra strada che passare all'approccio chirurgico.
Spesso, un chirurgo ortopedico è in grado di operare la caviglia tramite tecniche chirurgiche mini-invasive. È il caso, ad esempio, dell'artroscopia di caviglia. Nel corso dell'intervento il chirurgo praticherà piccole incisioni tramite un artroscopio, un piccolo tubo con una telecamera all'estremità che permette di osservare l'interno dell'articolazione. L'artroscopia è indicata per molte procedure chirurgiche alla caviglia mentre per altre condizioni la chirurgia a cielo aperto si rivela ancora oggi maggiormente efficace. Di seguito sono elencate le operazioni chirurgiche più comuni per trattare patologie e disturbi della caviglia:
- Chirurgia per frattura della caviglia. Serve a stabilizzare fratture ossee della caviglia. Si utilizzano placche metalliche, viti e fili per mantenere, nel corso della fase di guarigione, le ossa nella posizione corretta durante la guarigione. In alcuni casi è possibile intervenire anche sui legamenti danneggiati;
- Intervento per impingement della caviglia. Consiste nella rimozione di tessuti molli, speroni ossei o tessuto cicatriziale che causano dolore e limitano i movimenti articolari, liberando l’articolazione da elementi compressivi;
- Artrodesi della caviglia. Consiste nell’unione (fusione) definitiva delle ossa dell’articolazione per eliminare dolore e instabilità, anche se a scapito della mobilità. È consigliata in caso di artrite grave;
- Ricostruzione dei legamenti della caviglia. L'intervento mira a riparare o rinforzare i legamenti laterali lesionati. Può avvenire tramite sutura (tecnica di Brostrom) o, nei casi più gravi, con sostituzione del legamento. È indicato in caso di instabilità cronica della caviglia;
- Riparazione dei tendini della caviglia. Questo intervento consente di trattare lesioni acute, tendinopatie croniche o instabilità dei tendini peronei. La procedura può prevedere sutura, rimozione di tessuto danneggiato o trasferimento di tendine da un’altra sede;
- Sostituzione totale della caviglia (artroplastica). In questo intervento le componenti articolari danneggiate vengono rimosse e sostituite con protesi. È la soluzione migliore in caso di artrite grave o deformità articolari poiché consente di ridurre il dolore e preservare la mobilità articolare.